CRISTINA CATTONI, LA FOTOGRAFIA NON HA ETA’
Mamma di 5 figli, fotomodella da calendario. Cristina Cattoni abita a Genova e per lei la fotografia pare davvero non avere età. Un corpo da urlo, un pizzico di sano esibizionismo femminile e il gioco è fatto.
Chi sei: presentati!
Mi chiamo Cristina Cattoni e sono di Genova, una città bella e misteriosa: La Superba. Sono mamma di 5 ragazzi: 4 femmine e un maschio. Mi sono sempre occupata della casa e dei figli anche perché le 5 gravidanze hanno occupato molti mesi della mia vita. Mio marito ed io li abbiamo voluti tutti e quindi mi sono sempre occupata di loro con gioia. Ho sempre rubato del tempo per me, dedicandomi nei ritagli di tempi alla cura del corpo andando in palestra e ho sempre fatto varie attività artistiche come la pittura perché amo tutto ciò che è arte.
Poi, all’improvviso, la svolta…
Nel giugno del 2010 , in occasione dei miei 50 anni, feci il mio primo servizio fotografico con Roberto Gaggero di Sanremoda e i primi scatti furono difficili perché non avevo mai posato. Pian piano cominciai a sciogliermi e scoprii che era davvero divertente. Misi il servizio su Facebook e così mi chiamò per posare Luca Pareto, cominciai a fare molto glamour e le richieste iniziarono ad arrivare numerosissime. Marco Trionfetti di Pesaro, Antoine Van Brusch di Genova, Alessio Migliardi di Torino e tantissimi altri. Ero onorata delle loro attenzioni perché molti di loro sono conosciuti moltissimo nel mondo della fotografia e scattano per riviste importanti. Nel 2011 venni contattata su Facebook per partecipare al concorso Miss Forever di Over in Sicilia. Io accettai e nonostante i miei 51 anni vinsi Miss Bikini ed ebbi un bell’articolo con tanto di fotografia su Cronaca Vera. Dopo un anno d’insistenze da parte di Marco Trionfetti con cui ero diventata amica, decisi di partecipare al concorso internazionale Miss Over di Elio Pari, il concorso più importante delle Over a livello nazionale. Cosi il 16 settembre 2012 vinsi il titolo di Miss Over 2012 e la vittoria mi diede enorme gioia e soddisfazione perché ebbi molti complimenti per la mia capacità scenica , per il portamento, per la classe e per la naturalezza con cui avevo sostenuto la prova di abilità. Così le richieste fotografiche aumentarono…
Che significato ha per te la fotografia?
Per me essere fotografata era ed è una grande emozione, mi piace essere l’oggetto di ispirazione per i fotografi. In quel momento mi immergo in un mondo tutto mio in cui so che devo dare tutto con movimenti e sguardi all’obbiettivo che ho davanti, trasformatosi in un “cattura anime”. E’ come se in quel momento mettessi a nudo la mia anima e riuscire a trasmetterla con la fotografia è sì difficile ma anche un momento magico. Ovviamente ci vuole anche la capacità del fotografo, è un lavoro tra lui e la modella e quindi ci deve essere feeling tra le due persone .
Come hai scoperto la tua vocazione per la fotografia?
Io ho avuto sempre dentro di me il senso artistico, ma con la fotografia ho scoperto che ho capacità che non pensavo d’avere. Posare mi ha tolto dei blocchi e mi ha reso più sciolta e sicura, così sicura che mi iscrissi anche a teatro a Genova , al CFA di Luca Bizzarri. Tutt’ora studio e ho recitato in teatro. Ora sono in una compagnia teatrale “Compagnia dello Zafferano” , stiamo studiando un’opera teatrale che porteremo in scena entro il 2015 e contiamo di andare anche in altre città italiane. Partire dai set fotografici mi ha dato moltissimo e ha messo a nudo il mio vero “io” che è anche un po’ esibizionista.
Ci sono set che ricordi con maggior soddisfazione?
I set più belli sono stati quelli in cui ho posato con abiti da sera molto eleganti di Atelier, alcuni set glamour e dei set in cui ho deciso con il consenso del fotografo, il genere che volevo rappresentare. Penso ad esempio al set in cui mi sono calata con estrema facilità come quello dell’indiana guerriera e della squaw perché amo questo popolo, ormai quasi estinto, sin da piccolissima. Molto divertente è stato anche il set rock con chitarre di gran valore, ma sostanzialmente tutti mi hanno dato qualcosa e lasciato un bellissimo ricordo dentro di me.
Ti riguardi nelle foto?
Sì, spesso riguardo le foto perché mi fanno rivivere dei bei momenti e danno qualcosa di immortale. Forse anche il fatto che io abbia iniziato a 50 anni mi porta a vivere il tutto con gioia e serenità, come una bella sferzata di gioventù. Mi vedo una donna completa, sensuale, accattivante ed elegante. Io ovviamente non ho dentro di me competitività nei confronti di altre modelle e non ho l’ansia di farne un lavoro per vivere, quindi mi posso gustare il tutto conscia che finirà ma che ho avuto la fortuna di essere apprezzata benché cinquantenne. Amando l’arte so già che quando finirò la fotografia , continuerò con il teatro e spero di riprendere con la pittura: non vivo la fine di qualcosa come una sconfitta ma come un cambio, anzi aver iniziato questo percorso per me è stato un dono .
Sono una donna che ama essere ammirata, sia per l’aspetto che per la testa e il cuore. Mi piace essere al centro dell’attenzione e riesco a relazionarmi bene con le persone. Molte amiche mi cercano quando hanno bisogno di conforto perché dicono che riesco a renderle più calme e a farle sorridere. Con i miei pregi e difetti mi vedo una donna completa, mi amo e sto bene con me stessa. Mi piace stare in compagnia e sono sempre un vulcano ma amo anche stare con me stessa calandomi in una buona lettura o facendo meditazione per mantenere la mia anima in contatto con il non materiale. Sono una mamma presente ma non ansiosa e sono riuscita a rendere i figli piuttosto indipendenti.
Che giudizio dai del tuo fisico?
Dato che non sono più una ragazzina, ho vari problemi che derivano sia dalle 5 gravidanze sia dall’età. I difetti sono solo per chi li vede e io non credo sia giusto parlare di difetti su nessuno. Quello che per una persona è un difetto per un’altra può essere una qualità o una particolarità interessante. Naturalmente non ho più l’addome piatto e le mie gambe erano, fino ad un anno fa, molto più atletiche ma non mi posso lamentare proprio.
C’è una foto che ti piacerebbe realizzare?
Ho posato fashion, glamour, pinup, street,e in vari stili e modi come indiana d’America, Barbie,
rocchettara, guerriera, anni 70, bodypainting, nudo artistico: direi che non mi manca nulla! Ho scattato in location varie come mare, ville abbandonate, studi fotografici, hotel di lusso, per strada… Forse mi piacerebbe in un luogo lugubre o comunque inquietante perché amo l’horror.
Con quanti fotografi hai lavorato?
Ho lavorato con fotografi professionisti di altissimo livello come Enrico Ricciardi, Alessio
Migliardi , Luca Pareto, Marco Trionfetti, Claudio Molinario (Torino), Marco Chiti (Firenze), Giovanni Cedronella (Genova), Federica Torregiani, Guido Pettinati, Paolo Rossetto, Excelsius, Aldo Gazzaniga, Valentino Rolfini, Christian Melfa, Paride Jabez, Alessandro Castaldi, e fotografi per passione come Pino Bitetti, Sonia Jey. Spero di essermeli ricordati tutti ma non ne sono certa…
Esiste una donna che incarna la bellezza?
Io non ho un mito sia per la donna che per l’uomo. Io credo che ognuna ha il suo fascino e la sua personalità. La donna Over che emerge fotograficamente deve trasmettere sensualità, femminilità e può scattare anche nudo artistico rimanendo sempre di classe. Questa è la bellezza nella donna, non tanto la perfezione fisica ma ciò che sa passare a chi la guarda.
Che obbiettivi vorresti raggiungere nel campo della fotografia?
Io ormai ho provato più di quanto avrei mai pensato, per cui il mio obiettivo è quello di godermi ancora degli scatti e rimanere nell’arte qualunque essa sia: pittura , teatro, cinema. Ho fatto anche una scenetta nel film con Checco Zalone in “Sole a catinelle” e ho avuto l’onore di essere stata messa in evidenza nel film, benché comparsa , tra le numerosissime comparse che avevano. Così ho avuto la soddisfazione di essere stata riconosciuta da tantissime persone anche fuori dalla mia città.
Inoltre sono coprotagonista in un film che spero uscirà entro il 2015 “Dopo tutto” , thriller erotico scritto da Simona Schenone,nel ruolo della miglior amica della protagonista. E il 27 gennaio sarò a Torino per la presentazione del cortometraggio “Ho perso la testa” , regia Umberto Rinaldi in cui sono la protagonista insieme a Franco Palopoli, protagonista maschile. Lui è vegano ed io vegetariana, entrambi per etica prima di tutto ed anche per salute, quindi il tema del corto riguarda il rapporto con il cibo e sarà una corto molto divertente che farà pensare.
Hai un giudizio sulle altre fotomodelle?
Io non do giudizi sulle persone perché credo che ognuno di noi sia qui per sperimentare, vivere, gioire, imparare, cadere e rialzarsi perciò secondo me tutte le donne , giovani e over, devono provare ciò che le rende felici. Non c’è età per le cose, chiunque critichi ha un problema con se stesso e perciò io non mi sento in difetto o non mi sento di dovermi giustificare con nessuno. Quindi alla luce di ciò alle fotomodelle dico: Divertitevi, godetevi il momento che sia lavoro o passatempo. Sono tutti stralci di vita che rimangono nel cuore.
Intervista a cura di Alberto