
Lettori di
Modelle News oggi intervistiamo
Silvia Zanchi un personaggio che è salito alla ribalta grazie all’edizione numero 7 dell
‘Isola dei Famosi condotta dall’oramai ex conduttrice Rai
Simona Ventura. Silvia è rimasta in gara fino alla fine e ha colpito il pubblico per la sua simpatia, per la sua spontaneità e per la sua bellezza.
MN: Silvia, anzitutto grazie per aver accettato di scambiare quattro chiacchiere con noi di Modelle News. Sappiamo che in passato hai lavorato come modella quindi ti tocca la domanda di rito: da dove vieni, quanti anni hai e le tue misure.
SZ: Grazie a Voi 🙂 Comunque anni ventisei, misure 87 – 60 – 90.
Si, confermo, dai sedici ai ventidue – ventitre anni ho lavorato come modella per cataloghi, show room, fiere, eventi, fotoromanzi (per Cioé), redazionali ecc.. Nel mentre sono stata impegnata in alcuni programmi tv ed in svariati stage per diventare pubblicista.
Sono cresciuta in uno splendido paese che definirei la perla del lago Sebino e che naturalmente vi consiglio di visitare: Sarnico (Bg).
MN: Come detto nell’introduzione il grande pubblico ti conosce e ti ricorda per la tua partecipazione all’Isola dei Famosi. Noi abbiamo incontrato Luca Rossetto (tuo compagno) e Francesco Mogol (edizione 2011) e tutti ci hanno parlato di un’esperienza stupenda ma durissima, tu come l’hai vissuta?
SZ: Ahahah ma sai che non so da dove iniziare? L’esperienza è stata di crescita soprattutto interiore ed è proprio quello che cercavo.
Al casting avevo detto, come una delle motivazioni che mi spingevano a prender parte a quella che è stata l’avventura più pazzesca della mia vita, che desideravo dimostrare il mio carattere. Ovvero: determinazione, lealtà, forza d’animo, positività.
Si, sono convinta che il pensiero positivo renda possibili molte cose. Ammetto che, essendo una persona di parola, avevo giurato a mia sorella che sarei rimasta fino alla fine e che avrei resistito per onorare la mia promessa. Così è stato e noi ne siamo fiere 🙂
MN: Quando sei partita per l’Isola ti aspettavi di avere notorietà e di iniziare a lavorare nel mondo dello spettacolo? Com’è andata realmente?
SZ: Sai quale è il trucco del prender parte ad un reality? La consapevolezza.
Mi spiego. La consapevolezza intesa come capacità di capire il valore e la durata di quella “X” esperienza. Nella vita se si hanno aspettative alte si resta inevitabilmente delusi. Sempre.
Se invece sei consapevole mi ripeto, lo so, di quello che stai vivendo e lo prendi come una parentesi che si ti servirà ma dalla quale non ti devi aspettare nulla più, ecco che allora tutto si ridimensiona e vivi meglio. Non capisco quelli che nel post reality si lamentano di non aver trovato un posto nel palinsesto tv della stagione seguente. I reality non sono un ufficio di collocamento! Personalmente ho ben chiaro quello che voglio fare nella vita dall’età di otto anni. Anche per questo motivo ho rifiutato di fare “l’oca” in alcuni programmi o la comparsa semi parlante in altri. Come direbbe Tony Soprano: “siamo ruote di un ingranaggio più grande”. Dobbiamo solo renderci conto di questa realtà ed affrontare la vita di conseguenza!
MN: Ricordiamo il tuo flirt sull’Isola con Domenico Nesci (che ora conduce un programma tu Deejay TV sull’America), c’era un interesse vero? La “sovreesposizione” mediatica del vostro addio ha fatto pensare che ci abbiate un po’ marciato, è vero oppure sono stati i giornali troppo invadenti?
SZ: Dico basta! Basta dare la colpa ai giornalisti che l’89% delle volte svolgono il loro lavoro con sacrificio, dedizione e serietà. Sono contraria ai capri espiatori per principio. Forse ottimista ma andiamo, ci vuole passione vera per fare il giornalista, si ci sono gli incapaci che ci marciano o gli invadenti ma sono una minima parte del sistema mediatico!
Basta con il parlare di quella relazione. L’ho chiusa perché essendo riservata e gelosa della mia vita privata, come è oggettivamente giusto che sia, mi sembrava appunto tutto troppo costruito.
Se in un futuro, mi auguro quanto più prossimo possibile, si parlerà di me, sarà per risultati lavorativi e non per cronaca rosa.
MN: Sempre parlando di giornali come hai preso la pubblicazione delle tue foto con Amedeo Goria padre della tua compagna di naufragio Guenda?
SZ: Con Guenda sono in ottimi rapporti. Ricordo che una delle prime nostre conversazioni sull’Isola riguardò i quotidiani che siamo solite leggere al mattino. Dai, se ci pensi è talmente raro trovare chi, come me, adora andare in edicola a comprare il quotidiano che quando mi confessò di fare lo stesso rimasi di sasso! Quelle foto le feci per Alessandro Canestrelli, fotografo che all’epoca lavorava per un noto editore di Roma. Visto che ero timida, lo credevo amico e che mi trovavo sovente nella capitale per lavori da modella, scuola permettendo, lui mi propose un pomeriggio a Fregene di scatti pagati per sciogliermi un po’, giurandomi che non sarebbero mai usciti. Ah “beata” ingenuità… Io gli credetti ed il risultato lo avete visto anche voi. Guenda è una ragazza intelligente ed ha subito capito che le stavo dicendo la verità. Spero per quel fotografo che ci abbia guadagnato qualche soldo vendendole perché secondo me le cattive azioni hanno sempre brutte ripercussioni.
MN: Basta gossip! Raccontaci cosa combini adesso?SZ: Scrivo, studio beni culturali all’università Cattolica di Milano, l’estate ho lavorato come blogger e personal shopper per Mondadori moda – www.easyshop.it – realizzando video divertenti e ricchi di consigli giovani! Lavoro come hostess, studio dizione, sto facendo uno stage presso una nota testata – farò il nome solo se e quando sarò assunta per scaramanzia. Nel tempo libero corro, vedo mostre di arte contemporanea o vado al cinema, le mie passioni!
Mi sto impegnando esattamente come fanno milioni di giovani italiani che desiderano semplicemente crearsi un futuro. Per realizzare i propri obiettivi la costanza e la grinta sono fondamentali, ti aiutano a superare i momenti di sconforto dove vedi lavorare persone con meno merito solo perché raccomandate.. So che siete in molti a capirmi…
Inoltre ho seguito un interessantissimo corso di drammaturgia antica tenuto dal noto attore Christian Poggioni, diretto ed organizzato dalla professoressa Elisabetta Matelli. Nello specifico si è trattato di rappresentare una rivisitata versione dell’Elena di Euripide intitolata “Elena e il suo doppio”. Siamo in scena a grande richiesta il 28 – 29 – 30 settembre al teatro dell’università Cattolica sede di largo gemelli 1 a Milano. Abbiamo debuttato lo scorso 31 maggio con ottimi risultati!
MN: Che consiglio ti senti di dare alle ragazze che vogliono entrare nel mondo dello spettacolo?
SZ: Tre regole “salvavita”:
1. Fidatevi del vostro sesto senso. Se uno vi sembra un maniaco, molto probabilmente lo è.
2. Confidatevi con la vostra famiglia. Il legame che vi unisce ai genitori ed alle sorelle / fratelli non è solo di sangue ma anche di fiducia, rispetto e sincerità incondizionati.
3. Verificate sia la sede effettiva dell’agenzia sia la sede giuridica.
Non firmate mai alcun contratto immediatamente: per LEGGE voi avete DIRITTO di farlo visionare ad un avvocato di vostra vera fiducia che se riscontrerà anomalie potrà tutelarvi apportando le dovute modifiche.
MN: Silvia grazie per averci raccontato un po’ di te. A nome di tutti i lettori di Modelle News ti ringraziamo e ti auguriamo in bocca al lupo per la tua carriera.
SZ: Grazie a voi. Crepi e naturalmente in bocca al lupo a tutti!!!
Se ci credete davvero prima o poi il successo arriva!
Un abbraccio 🙂 S
L’ingratitudine è una caratteristica di Silvia Zanchi che non ha raccontato parte della sua vita più recente…ma il mondo funziona anche così.
ilio masprone
la gratitudine in molte persone è un optional, molti la usano secondo proprio comodo, con l’ingratitudine ci si nasce e purtroppo una persona se ne accorge sempre tardi
tornicontista, egoista, sfruttatrice, ingrata, non per niente fa il mestiere che fa.