Bere acqua per muoversi meglio.. E allungarsi in modo corretto
Fare attenzione a ciò che mangiamo sta diventando un fatto pratico, ma spesso e volentieri non poniamo attenzione a cosa beviamo e soprattutto a alla quantità. Il lavoro, la palestra e gli impegni portano il nostro fisico in riserva sia di energie che di liquidi, la cui carenza può indurre a diversi fastidi fisici che ci mandano in tilt. Stanchezza, mal di testa frequenti, indolenzimenti muscolare, irritabilità cattiva concentrazione ecc.. sono alcuni esempi di malessere indotti dalla carenza di acqua.
Mantenere idratato il proprio organismo non significa soltanto purificare il sistema in toto, come tutti ormai sappiamo grazie alle informazioni martellanti dei mass-media, ma anche elasticizzare le fibre dei nostri tessuti. I nostri muscoli sono costituiti da microscopiche fibre, i cui costituenti principali sono proteine, le quali, per poter lavorare ed esprimere il massimo della loro efficienza, hanno bisogno di un ambiente acquoso e quindi ben idratato. Questo perché le reazioni biochimiche che avvengono in una contrazione muscolare non sarebbero possibili senza la presenza dell’acqua.
I muscoli, inoltre, sono contenuti, per esemplificare con un’immagine, in un grande sacco il cui nome e’ “fascia”. Li avvolge per mantenerli compatti e pronti alla contrazione. La fascia è un tessuto che ha bisogno di essere idratato per mantenersi ben disteso ed evitare che i muscoli possano essere accartocciati in una morsa. Infatti se la fascia subisse una lesione da trauma o altro, e non fosse né idratata né trattata da un terapista per riprendere una certa distensione fisiologica, nella zona lesa si potrà creare un tessuto fibroso di riparazione che si ramifica ben oltre e che costringerà la muscolatura a subire questo cambiamento non corretto che nel tempo risulterà doloroso.
Un altro aspetto importante è lo stretching: va fatto prima di fare attività fisica per almeno 15/20 minuti al fine di avere una muscolatura pronta ed elastica ad affrontare un buon lavoro tonificante. Questo perché fare attività senza aver disteso le fibre significa lavorare con le rigidità muscolari che si hanno e che magari oggi non si avvertono. Sommando, però, le sessioni di allenamento si accumula sì in tonicità muscolare, ma anche in rigidità. Ricordo che gli allungamenti non vanno fatti per lungo tempo, questo perché anch’essi possono produrre un lavoro negativo sul muscolo e un iperlassismo legamentoso. Per tipologia di esercizio di stretching, quindi, non superate i 30/40 secondi e in totale non fatene più di 20 minuti.
Spesso nella mia palestra arrivano persone rovinate da pratiche sportive e non, con conoscenze tecnico-scientifiche blande, che si impongono allungamenti esasperati o esercizi con posture assurde. Ricordate sempre che nella vita la parola vincente per tutto è ” moderazione”. Bere un bicchiere d’acqua mezz’ora prima di fare attività e fare un po’ di stretching prima di fare allenamento serio, almeno 30/40 minuti prima della sessione, concludere con 10 minuti di allungamenti.
Dott. Vito Traversa
AFBioMed, Parma
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