Accessorio, accedere, avvicinarsi… scoprire
Se si pone la domanda “che cos’è l’accessorio?” la maggior parte delle risposte ci diranno che l’accessorio è ciò che completa un look, il surplus che va a connotare lo stile o gli outfits. Questo perché ascoltare la parola accessorio ci rimanda all’immagine di borse, gioielli, sciarpe e quant’altro. Ma andando oltre possiamo renderci conto che borse, gioielli e sciarpe limitano il nostro immaginario, limitano la concezione che potremmo avere se riflettiamo anche solo un attimo sulla parola.
Se facciamo riferimento all’etimologia della parola, accessorio, dal latino accessus che a sua volta deriva dal verbo accedere ci indica l’entrare, l’avvicinarsi, l’accostarsi a qualcosa o a qualcuno. E allora che legame ha con la moda? Ma perché la moda non è un modo per accostarsi a qualcosa? per accedere e scoprire? Così ciò che può sembrare inappropriato e sconnesso, in realtà è coerente e ha ragion d’essere.
Con la scelta di una determinata borsa o un determinato foulard o cappello, accediamo nella nuova vita che diamo al nostro outfit: lo stesso jeans con lo stesso maglione abbinato a borse diverse o legati da una cintura diversa divengono gli stessi protagonisti di vite parallele.
Per cui lo stesso tubino nero può risultare elegante e sofisticato con una clutch gioiello di Bulgari e fili di perle, oppure risultare rock e metropolitano con una maxi pochette in pelle colorata e orecchini in metallo vistosi.
Possiamo quindi dire che l’accessorio è il nostro biglietto d’accesso, è ciò che ci permette di entrare nel mondo del trend e del glam, ciò che più di un abito o un tailleur ci connota e ci rende irripetibili, diverse ogni volta da quella precedente. Ci consente di scoprire e di osare, di imporci e presentarci.
Non è forse per questo che una famosa Coco non si separava mai dal suo filo di perle e dalla sua camelia bianca?
Mariarca De Micco